La famiglia Vecchioni
Radici profonde in Maremma
1800
Le origini della famiglia Vecchioni in Maremma
La famiglia Vecchioni, originaria di Pisa, si trasferisce a Gerfalco, dove diventa presto una delle più influenti della zona. Inizia così un legame forte con la terra, un rapporto di cura e passione che si tramanderà di generazione in generazione.
1890-1915
Nascono Il Tesorino e Il Cicalino, tra terra e tradizione
Alla fine dell’Ottocento e all’inizio del Novecento, la proprietà si estende tra Massa Marittima, Montieri e Follonica. Ezio e Ippocrate Vecchioni guidano l’azienda, dando vita a due realtà ancora oggi esistenti: Il Tesorino a Follonica e Il Cicalino a Massa Marittima. Nei poderi, immersi nella natura, vivono e lavorano 23 famiglie mezzadrili, custodi di antichi saperi e tradizioni.
1925
Il Cicalino diventa azienda agricola indipendente
Dopo divergenze familiari, Ezio e Ippocrate si dividono le proprietà. Il Cicalino viene affidato a Ippocrate, che lo trasforma in un’azienda agricola autonoma. Da qui in avanti, il destino della Tenuta Il Cicalino sarà segnato dalla passione e dalla determinazione della famiglia di Ippocrate Vecchioni. La divisione della terra è sempre un dolore per chi la ama, ma grazie alla forza e alla saggezza delle donne di casa, gli equilibri si ristabiliscono.
1933
Biagio Vecchioni e l’innovazione agricola in Maremma
Biagio Vecchioni, figlio di Ippocrate, prende in mano la tenuta. Uomo dal carattere vulcanico, estroverso e cordiale, espande la produzione, introduce nuove tecniche agricole e arricchisce la tenuta con una cantina, un frantoio e una falegnameria. La sua missione è chiara: far prosperare la Maremma e modernizzare l’agricoltura. Il Cicalino diventa un centro produttivo di cereali, olio, vino e bestiame, con un ingegnoso sistema di gestione dei boschi per la produzione di carbone. La vita di Biagio è caratterizzata anche dall’impegno pubblico, naturale prosecuzione di quello privato e imprenditoriale.
1950
La riforma agraria e la trasformazione della Tenuta
La riforma agraria segna una svolta drammatica, ridimensionando la proprietà. Gli investimenti tuttavia continuano: vengono costruiti due bacini per l’irrigazione e si sperimenta la coltivazione del mais. Gli allevamenti si riducono e la gestione dell’azienda cambia, adattandosi ai nuovi tempi.
1971
Tra medicina e Maremma, il legame che resiste
Alla morte di Biagio Vecchioni, l’azienda viene portata avanti con difficoltà dalla moglie ormai anziana, con l’aiuto di un fattore. Il figlio Roberto ha una vocazione ben precisa e forte: studia medicina a Pisa, va in cattedra giovanissimo a Padova, allievo del professor Pier Luigi Cevese, e apre la sede universitaria della facoltà a Verona, diventando uno dei grandi maestri della chirurgia italiana. Il legame con la sua terra, però, non si spezza.
1990
Federico Vecchioni rinnova la Tenuta con visione sostenibile
Federico Vecchioni, figlio di Roberto, sente il richiamo del Cicalino. Laureato in agronomia, torna nella tenuta che ha conosciuto attraverso le storie della nonna, deciso a farla rinascere. Con visione e determinazione, avvia un profondo rinnovamento: agricoltura sostenibile, recupero del patrimonio edilizio e rilancio della produzione agricola. Grazie alla madre Gabria, appassionata di storia e arte, gli antichi poderi iniziano a riprendere vita.
1996
Una nuova famiglia per Il Cicalino, tra amore e progetto comune
L’amore gioca un ruolo fondamentale nel destino della tenuta: Federico sposa Elisabetta, anche lei di Verona. Insieme condividono un sogno che inizia a diventare realtà.
2000
Nasce l’agriturismo Tenuta Il Cicalino, tra natura e accoglienza
La tenuta si trasforma in un’oasi di autenticità. Oltre alla produzione di olio e vino, Il Cicalino diventa un luogo di accoglienza, dove gli ospiti possono immergersi nella bellezza incontaminata della Maremma, tra passeggiate nei boschi, degustazioni e momenti di relax.
2020
La Tenuta Il Cicalino tra storia, natura e futuro sostenibile
Oggi, la Tenuta Il Cicalino è molto più di un’azienda agricola. È un angolo di paradiso dove storia, natura e tradizione si intrecciano. Un luogo che continua a crescere, guardando al futuro senza mai dimenticare il passato. Qui, il tempo scorre lento, al ritmo della terra e delle stagioni, raccontando una storia che non smetterà mai di emozionare.